Mi sono rivolto ad Albi Baracchi per la costruzione di due brand legati al mondo del food.
Sono state due collaborazioni avvincenti ed estremamente formative. Le competenze d’alto profilo e le nozioni che Alberto a messo a condivisione di chiunque collaborasse nei progetti è stato prezioso ed indimenticabile. La sua “biblioteca” di aneddoti e nozioni provenienti dalla sua esperienza lavorativa è a dir poco impressionante. Personalmente, ad oggi, ne faccio ancora buona scuola.
Mi piace ricordare che chiesi ad Alberto di realizzare il logo dell’attività d’impresa che avevo appena avviato, il suo sguardo appassionato sull’oggetto che doveva, come dire, “vestire” mi colpì molto, non solo per le competenze grafiche e di marketing, ma per il fatto che lui avesse colto la natura profonda della mia avventura imprenditoriale.
Questo sguardo mi aiutò quindi a delineare con maggiore completezza i caratteri e le sfumature dell’attività che stavo avviando.
Il secondo contributo che ho ricevuto riguarda la realizzazione un brand per un fast food che voleva convertire la sua offerta con gli hamburger gourmet. Realizzammo questo progetto nel 2010 su un format che poi avrebbe preso piede in Italia.
La natura di questa esperienza fu la stessa, grande passione per i contenuti dell’oggetto e poi un vestito su misura del “sarto” Alberto per il “Tobia’s Burger”.
Dal primo incontro, Alberto Baracchi si è rivelato un coach… Tosto. Le cose, anche quelle più scomode, non te le manda a dire e non ci gira intorno. Non sono mancati i momenti di tensione e non disdegna nell’”alzare la voce” quando ci vuole. Non è accomodante. Però, alla fine, ci ha cambiato.
Non sembra, ma ci ha cambiato, perché le cose, in azienda, stanno cambiando in meglio.
Economicamente è stato un investimento molto importante, anzi non avevamo mai speso così tanto per “fare delle chiacchiere”, ma per fortuna che l’abbiamo fatto.
Questo corso ha fatto riflettere molto i soci.
Ho trovato risposta a qualche dubbio, ho avuto delle conferme ed ha aumentato la consapevolezza e di conseguenza mi sento più sicuro e tranquillo.
A dicembre 2019 ho creduto e voluto il “progetto” che vi aveva mostrato Alberto Baracchi perché vedevo la nostra azienda ferma, statica e non molto reattiva nel risolvere i problemi; io non sono una persona che guarda cosa fanno gli altri e poi li “copia”, ma in quel momento ero arrivata alla conclusione che l’azienda negli ultimi anni era andata avanti prevalentemente con i nostri sforzi e sacrifici e molto per inerzia e in diversi momenti era mancata la sintonia tra noi soci, quindi se c’era la possibilità di migliorare qualcosa, per me ne valeva la pena! Il cambiamento per me non era solo economico per avere più soldi, non ho mai pensato che Baracchi ci svelasse il segreto del successo o come diventare subito ricchi, ma vedevo questi incontri di formazione come l’opportunità per noi soci di confrontarci per ritrovare un obiettivo comune per rafforzare l’azienda. È stato un investimento economicamente importante, personalmente ho cercato di impegnarmi e dedicarci il giusto tempo e peso. Gli argomenti erano interessanti e ci ha spiegato con estrema chiarezza e semplicità che saremmo dovuti passare da artigiani ad azienda e questo implicava, prima di tutto, che dovevamo cambiare noi titolari da una mentalità artigiana ad una mentalità imprenditoriale; “in aula” mi era tutto molto chiaro e capivo l’importanza del cambiamento e da parte mia ci ho provato e tutt’ora ci sto provando.
Ho capito, almeno credo di averlo capito, il concetto che Baracchi ha voluto trasmetterci: il cambiamento deve essere soprattutto personalmente mentale, ma è difficile cambiare la propria mentalità dopo 39 anni di esistenza, bisogna volerlo ed essere impositivi con sé stessi, pazienza, forza di volontà e non arrendersi. Personalmente ancora oggi dopo più di un anno, tutti i giorni ci provo, non mi è ancora diventato automatico e ammetto che a volte ci riesco a volte no, in ambito strettamente personale il cambiamento mi è riuscito meglio perché su di me posso agire liberamente, ma sul piano professionale faccio molta fatica ad attuarlo, infatti passo ancora tutta la giornata in ufficio, tutti i giorni, a fare le stesse cose di prima, non posso e non voglio cambiare la società da sola, siamo in tre e penso ancora che dovremmo avere un obiettivo comune e trovare una strada unica in una sola direzione verso cui proseguire; su questo ci siamo “scontrati” diverse volte e infatti, molto francamente, la società non la vedo tanto cambiata, forse in piccole cose siamo migliorati, ma sarà difficile attuare una vera trasformazione perché vedo che stiamo viaggiando, forse nella stessa direzione, ma con tempi e modi diversi. |
Alberto è un sincero professionista, acuto osservatore, attento, sobrio, mai una parola di troppo. La capacità d'ascolto, insieme ad un'apertura e simpatia, tipicamente emiliane, gli conferiscono quella di saper interpretare al meglio le esigenze comunicative dei suoi clienti. L'ho conosciuto nell'ambito di un'associazione d'imprenditori, la Compagnia delle Opere Emilia, dove spesso si è prestato per garantirci una grafica intelligente e all'altezza delle richieste, per tutto il materiale, cartaceo e mediatico, di trasmissione degli eventi locali... [Leggi tutto]